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Perché si dice Questioni di lana caprina

Nel nostro viaggio attraverso i “perché si dice” della lingua Italiana non possiamo non fermarci sul modo di dire Questioni di lana caprina. Vedremo il significato di questa espressione e vedremo come anche in questo caso le origini di questa frase sono mooolto mooolto lontane.

Significato

Fare questioni di lana caprina ha un significato solitamente abbastanza chiaro per un Italiano nato e vissuto nel nostro paese, ma vediamo comunque di definirlo per chi ancora avesse qualche dubbio.

Parlare di lana caprina significa parlare di un argomento inutile, privo di qualsivoglia importanza, di cui in sostanza anche il solo discuterne è una superflua perdita di tempo.

Origine letteraria – de lana caprina

L’origine del concetto dietro “Questioni di lana caprina” e del suo significato si fanno solitamente risalire al poeta latino Quinto Orazio Flacco e alle sue Epistulæ.

Riportiamo il passaggio interessato:

Alter rixatur de lana saepe caprina

L’altro contende spesso sulla lana caprina

Quinto Orazio FlaccoEpistulæ, XVIII, 15

In questo passaggio si parla di chi perdeva tempo dibattendo su questioni banali e superflue.

La lana caprina

La lana di capra era (ed è, tranne alcuni casi) considerata una lana di bassissimo, se non nullo, valore commerciale, di cui quindi non era necessario discutere.

Una volta tosata infatti, la lana di capra è dura, intricata e piuttosto difficile da filare. Una volta filata poi, è ruvida e pungente, quindi assolutamente inadatta alla creazione di vestiti da indossare.

Ci sono delle eccezioni a questo, come ad esempio la lana delle capre cashmere. La lana cashmere prodotta dal pelo di questi animali è infatti considerata una lana particolarmente pregiata. Queste capre, originarie della regione del Kashmir nell’Himalaya, non erano probabilmente ancora conosciute o abbastanza diffuse ai tempi di Orazio.

Conclusioni

Abbiamo quindi capito che si dice questioni di lana caprina per indicare un argomento di cui discutere non ha nessun valore aggiunto e non porta a nessun risultato.

Abbiamo indagato e scoperto che questa espressione risale ai tempi del poeta latino Orazio che la scrisse probabilmente per la prima volta.

Concludendo abbiamo anche capito perché proprio questioni di lana caprina e non di qualche altro animale e come oggi, vista la diffusione delle capre cashmere, la lana di capra potrebbe non essere per forza una materia prima di basso valore commerciale.

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